Ebbene sì, il proselitismo di Costa non ha lasciato indifferente neppure me. Ed eccomi qui a scriverne un articolo sul blog.
È che prima di lui informarsi bene era faticoso, diciamolo.
Tu ti svegli e pensi: quali sono le notizie di oggi? Vai in edicola, acquisti un giornale e leggi. Oppure vai su Google, cerchi le news dall’Italia e dal mondo, scorri i primi titoli, ci clicchi sopra e leggi.
Comodo, no? Se non fosse che, per ogni notizia letta, tu debba verificare che sia “davvero andata così” in almeno altre cinque fonti diverse. È estenuante.
E quindi sì, avere chi lo fa al posto tuo, è comodo.
Il podcast di Francesco Costa mi ha conquistata da subito. Prima ancora di conoscerne il costo, sapevo che qualunque prezzo sarebbe stato quello giusto. Ammetto però che, per fortuna, ha svelato che sarà contenuto: 8€ al mese, 80€ per l’abbonamento annuale.
Non me ne vogliano le beauty blogger ma la mia morning routine sa di cappuccino e Gimme Shelter*, di pane tostato e accenti sbagliati, di marmellata e occhi lucidi.
Se mi conosci da un po’ sai quanto mi piaccia ascoltare la rassegna stampa raccontata da lui ma, se ancora non sei convint*, ti do 10 motivi per seguire la mia stessa Morning routine:
- Sbaglia
Anche se di rado e quasi sempre si tratta di accenti. Lo sa, lo ammette, è più forte di lui. Da spettatrice trovo bellissimo che ci sia qualcuno che normalizza gli errori. Siamo abituati a giornalisti che non si correggono mai, nemmeno dopo aver annunciato una fake news. Sapere che esiste chi non si fa problemi ad ammetterlo, ci fa bene. Da lettori e da umani.
A questo proposito ti consiglio un post di Francesco Oggiano (altro giornalista freelance) che qualche tempo fa ha scritto il suo “CV dei fallimenti”. Quanto ci rendono simili gli errori, dovremmo imparare a parlarne sempre.
- Chiede scusa
E non è così scontato. Nella rassegna stampa ci sono le notizie che vengono riportate nei giornali e, se i maggiori quotidiani raccontano delle inesattezze, per forza di cose verranno ripetute anche da lui. Però le riprende sempre: chiede se ricordi la notizia e ti dice che non è andata proprio così. Ti spiega perché ha interpretato male la notizia, si corregge e va avanti.
- Riprende gli argomenti lasciati in sospeso
Alcuni sviluppi non sono immediati. Per alcuni fatti possono volerci ore, per altri giorni o mesi. Ma lui ci ritorna sempre. E così sai come va a finire. Trovo sia un modo stupendo di mantenere viva la memoria e non scordare tutto un attimo dopo. Fai lo sforzo di ricordare, di ritornarci, di approfondire.
- Non si impone
Mai. Lui ti dice le cose come stanno secondo più fronti possibili. Poi sta a te rielaborare il tutto e crearti un’opinione a riguardo.
- Svela i retroscena
Alcune notizie suonano strane. È che, se non conosci i retroscena non capisci il perché. Alcune volte quindi vai ad approfondire da sol*, altre non hai il tempo e passi oltre. Lui no. Ti chiede: non è bizzarro che questa cosa venga elogiata dai principali quotidiani? Guess who is the maggiore inserzionista? Ecco, appunto.
- Si dà del boomer
I momenti più alti di Morning sono quando Costa fa le battute e un secondo dopo si autodefinisce boomer per averle dette.
- È divertente
Mai mai mai annoiata in una puntata. E ne ho già ascoltate più di 70.
- Fa chiarezza ma non semplifica
Il tempo a disposizione è limitato e riassumere semplificando le notizie sarebbe la via più semplice. Eppure, non c’è stata una sola volta in cui non abbia fatto chiarezza sulle situazioni che necessitavano di qualche spiegazione in più per essere comprese.
- Fa le citazioni lunghe
Non si sa come ma trova il tempo di citare per esteso le parti più belle degli articoli che meritano. Uno dei miei passi preferiti è stato quello per ricordare Carla Fracci, tratto da un articolo di Chiara Valerio :
“Quando pensate alla leggerezza dei ballerini, poi, guardategli i piedi.
Così, oggi che è morta penso ai suoi piedi. Penso ai piedi nodosi dei ballerini e delle ballerine che sono il loro Dorian Gray: mantengono la memoria di tutti gli esercizi, tutti gli sforzi, tutto il peso, tutta la gravità in senso fisico e lato delle ripetizioni, dell’equilibrio, dei salti. Dello sforzo di fissare la vita, che è in movimento, in una forma geometrica eterna ed eternamente riconoscibile. E penso che tutti dovremmo avere nel corpo un luogo oscuro e nodoso, nascosto. Deformato dall’esercizio e dall’equilibrio che ci garantisca, almeno per un attimo, la leggerezza, il salto o la loro apparenza”
- Ha una durata perfetta
Venti minuti. Quasi sempre qualcuno in più. Mai uno di meno. Il tempo perfetto per la colazione, o la doccia o la strada per andare al lavoro.
Lo so, pensi sia off topic, ma ti sbagli. Francesco Costa, pur non essendo del mestiere, ci dà la più grande lezione di marketing degli ultimi tempi:
Quanto sei dispost* ad investire per far capire agli altri il valore di ciò che fai?
Ora, non conosco gli altri ascoltatori del podcast ma sono quasi certa che gran parte di loro si abbonerà a Morning. Perché? Semplice. Ci ha messo nelle condizioni di non poterne più fare a meno.
Dal 17 maggio, ogni mattina, un Costa si sveglia e sa che dovrà leggere quanti più giornali possibili per registrare una puntata prima delle 8.
Dal 17 maggio, ogni mattina, un ascoltatore si sveglia e sa che entro le 8:30 sarà aggiornato su come va il mondo, mentre si dedica ad altro.
Dal 18 ottobre le puntate smetteranno di essere gratuite e si potranno ascoltare solo con l’abbonamento. Per 5 lunghi mesi nessuno ha pagato. Tutti, però, hanno avuto modo e tempo di percepirne il valore. Ecco il marketing spiegato semplice amici.
P.s. A mia discolpa voglio precisare che non sono stata l’unica a diffondere il verbo. @melide_factory regalerà l’abbonamento a Il Post al suo staff e pure @maricler e @marica_signorello hanno anticipato nelle storie di IG che si abboneranno perché non possono più vivere senza.
Anche le mie amiche ci stanno sotto almeno quanto me. Mi sa che manchi solo tu. Vedi un po’ che devi fa’.
*canzone dei Rolling Stones e colonna sonora del podcast Morning