Probabilmente il video ti sarà arrivato via WhatsApp o l’avrai visto su Youtube o in una di quelle bellissime pagine come Trash Italiano o più probabilmente qualcuno ti avrà detto di guardarlo perché divertente.
Ma no, non è così!
E davvero, non è questione di essere moralisti. È questione di buon senso perché di certe cose non si dovrebbe ridere (o almeno si dovrebbe contare fino a dieci e rifletterci su prima di farlo).
Comunque, a tutte le persone che non sanno di cosa sto parlando, risparmierò la visione del video e mi limiterò a raccontare cosa è successo qualche settimana fa .
Il video delle fettine di vitello: espressione di un disagio profondo
Qualche settimana fa su Twitter tra gli hashtag in tendenza mi appariva #fettinedivitello.
Ma che diamine è!
A prima vista, anche tu, avresti potuto pensare, come me, che dietro quell’hashtag si celasse qualche ricetta particolare preparata da uno dei tanti Chef Star che di questi tempi popolano il web.
E invece, cliccandoci sopra, lo scenario era un po’ diverso.
Un video in cui si vede una signora, all’incrocio di una strada, che urla al telefono contro un interlocutor*.
A terra ci sono le buste della spesa e la signora evidentemente esasperata continua a urlare e a imprecare: il motivo del disagio sono delle fettine di vitello che pare che non siano gradite alla persona dall’altra parte della cornetta.
Ma che poi, davvero vi fa ridere una che urla vitello?
Vabbè che c’è chi ride per i versi di Maccio Capatonda, quindi.
Comunque, sul web c’è chi ha trovato questo video addirittura esilarante.
Io invece che fatico a ridere in generale per cose poco furbe, indovinate? Non ho riso.
Non che subito abbia analizzato in maniera approfondita la cosa, (non sono una mente così brillante) semplicemente non mi faceva ridere.
Poi mi ha trasmesso tristezza. È una persona con evidenti problemi psicologici e più me lo facevano notare e più mi infastidivo. Ora, non so quale motivo l’abbia portata a quella reazione, magari depressione o un contesto familiare che la logora o chissà.
È comunque una donna, in un momento di massima fragilità, che viene ripresa a sua insaputa in barba alle leggi sulla privacy.
Ma che succede poi? Il video delle fettine di vitello scatena un acceso dibattito sui social
Il video è andato immediatamente virale: diffuso sui social e condiviso su WhatsApp, con annessi meme e parodie.
Un mix di reazioni contrastanti che hanno scatenato un forte dibattito: c’è chi trova il video divertente, e chi invece lo considera una pesante violazione della privacy.
Senza contare la mancanza di sensibilità ragazzi. Ma davvero facciamo?
Trash italiano con oltre 4 milioni di follower su Instagram ha contribuito alla diffusione del video. E….ta dan. Ecco che la community insorge e la pagina viene subito inondata di critiche pesanti che portano in pochi giorni alla rimozione del contenuto.
Gli amministratori si sono così sentiti in dovere di porgere le proprie scuse per l’errore commesso. Come direbbe Brunori Sas “Un errore di distrazione”.
Ho apprezzato tutto.
Tutti possono sbagliare, non siamo qui a fare i moralisti come ho già detto, l’importante è tornare sui propri passi, capire di aver sbagliato e non ripetere l’errore.
Nel 2022 pagine come Trash Italiano, Pastorizia Never Dies e simili fanno ridere a pochi e il fatto che siano le stesse community ad invitarle a riflettere sulla propria etica, penso che possa considerarsi un piccolo trionfo del buon gusto e buon senso.
Ah, e non è vero che non si può più ridere di nulla
Alcune persone potrebbero dirmi: “ma dai Elisa siamo diventati tutti troppo suscettibili e non si può più ridere di nulla!”. Questo invece lo dice la Soncini in un libro. Però…
Piano! Io sono del parere che bisogna vivere la vita con leggerezza certo, ma questo non è sinonimo di superficialità e menefreghismo.
Ci sono degli argomenti nel 2022 per cui non si può proprio più ridere e uno di questi è sicuramente la salute mentale. Dopo una pandemia poi ancora meno.
Le nuove generazioni (di cui vado molto fiera, non che le abbia messe al mondo io) sono cresciute in una società dove viene loro insegnata la sensibilità per gli altri e il per il diverso.
Ma che bello è pensare ad un futuro così?
Dove il 17 Maggio non si dovrà più festeggiare la Giornata contro l’Omofobia.
E comunque, la signora del video delle fettine di vitello potremmo essere noi
Proviamo a riflettere insieme.
Perché decidere di buttare il video di questa signora in pasto agli squali del web e trasformare un momento di profondo disagio in un momento di ilarità?
E soprattutto è davvero questo il prezzo che si è disposti a pagare per intrattenere il pubblico e avere una manciata di like in più sui social?
No perchè se è così, Maria io esco.
Vedere una signora perdere la testa per delle fettine di vitello non può lasciare indifferenti.
Magari per alcuni sarà solo una signora qualunque che urla per strada, ma se al posto di quella signora ci foste stati voi, io o una persona a cui volete bene? Ci sarebbe piaciuto?
Penso proprio di no!
Prima di ricondividere un contenuto del genere prendiamoci un minuto.
In questa epoca iperconnessa ci vorrebbe più empatia e un po’ di rispetto per i momenti che gli altri, forse, non vorrebbero condividere con noi.